La sonoisterosalpingografia 3D è una metodica ecografica utilizzata per la valutazione della pervietà tubarica.
Rappresenta un esame diagnostico alternativo all’ isterosalpingografia (esame radiologico), attraverso tale esame strumentale la paziente non viene esposta a radiazioni ed ha la possibiltà di eseguirlo in regime ambulatoriale. La sonoisterosalpingografia permette di identificare e/o escludere la presenza di formazioni all’ interno della cavità uterina (polipo endometriale, mioma sottomucoso, sinechie ecc ecc), inoltre permette di studiare la pervietà tubarica bilaterale e di decidere quale sia il miglior trattamento da eseguire durante un eventuale percorso di Procreazione medicalmente assistita (PMA).
L’ accuratezza diagnostica dell’ esame è del 75-80% con una percentuale di falsi positivi del 2-6% ovvero tube che sembrano pervie, ma in realtà sono chiuse.
Ai fini dell’ esecuzione e’ necessario che la donna effettui nei giorni precedenti l’ esame un tampone cervicale e vaginale per escludere la presenza di un’ infezione.
Dopo l’ inserimento di un cateterino sterile, sotto controllo ecografico, si inietta in cervice una soluzione utilizzata come mezzo di contrasto e si verifica l’ eventuale pervietà o occlusione tubarica.
Altre volte può accadere che all’ interno delle tube ci sia un deposito di muco che al passaggio del mezzo di contrasto viene rimosso. Se questo è l’unico ostacolo presente, la sonoisterosalpingografia può avere anche un effetto terapeutico per rimozione della causa e alle volte si può assistere al così detto effetto ” tubal flushing ” gia noto da tempo in letteratura in cui si osserva, nei primi mesi dopo l’ esecuzione dell’ esame, l‘ insorgenza di una gravidanza spontanea.