Le evidenze disponibili e le principali agenzie internazionali, compresa l’Agenzia Europea del Farmaco, raccomandano la terapia ormonale sostitutiva nelle donne che hanno disturbi attribuibili alla menopausa, percepiti come importanti, duraturi e responsabili di un peggioramento della qualità della vita, in particolare la TOS trova indicazione in presenza di :
- Sindrome vasomotoria
- Sindrome genito-urinaria
- Dolori muscolo-articolari migranti
- Modificazioni del ritmo sonno-veglia
- Alterazioni del tono dell’umore
- Disfunzioni sessuali
- Prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture correlate
- Prevenzione dell’atrofia (epiteli, cute, tessuto connettivo)
Le ultime linee guida (2020) della Società Italiana della Menopausa (SIM) e della Società Italiana di Ginecologia della Terza Età (SIGiTE) confermano che
la selezione delle pazienti sintomatiche nell’ immediato periodo postmenopausale, o perimenopausale, è essenziale per mantenere l’effetto degli estrogeni endogeni, che solo un inizio precoce può garantire.
Il rapporto rischi/benefici è sicuramente più favorevole nelle donne sintomatiche che iniziano una TOS al di sotto dei 60 anni e comunque entro i 10 anni dalla menopausa.
Esistono varie tipologie di trattamento sostitutivo e con il parere di un ginecologo esperto in materia si può trovare la migliore soluzione al problema senza arrendersi ai sintomi legati alla menopausa che pur essendo un processo fisiologico può invalidare totalmente la qualità di vita di una donna.